exhibit interattivi
Un oggetto che oscilla attaccato a un pezzo di corda, può essere descritto, spiegato, pensato, ma soprattutto può essere osservato e manipolato come un “pendolo”.
E’ un esempio minimo di exhibit ovvero di dispositivo, centrato su un modello materiale, finalizzato a far sorgere e confrontare pensieri attorno a un “oggetto cognitivo”.
Un exhibit richiede dunque:
- un modello materiale
- che accada qualcosa che possa essere osservato; ancora meglio se è possibile agire sul modello
- che ci sia uno “spiazzamento” e quindi una domanda (che sorge liberamente dallo spiazzamento o che viene suggerita da chi propone l’exhibit)
- una interazione tra le persone alla ricerca di ipotesi di risposta alla domanda
Un exhibit viene preparato attraverso:
- esplorazione del campo cognitivo e delle risorse (la manipolazione del materiale, la ricerca e ricognizione delle informazioni, la messa a fuoco delle idee possono ciascuna stimolare e mettere a punto le altre in un processo circolare)
- messa a fuoco precisa dell’“oggetto cognitivo” dell’exhibit (fenomeno, idea scientifica…)
- progettazione del dispositivo adeguato
- costruzione della parte materiale dell’exhibit
- stesura della “sceneggiatura” (che cosa fa l’animatore, se c’è, e che cosa viene chiesto di fare agli utenti…)
- prove di “messa in scena” (per una messa a punto di tutto il dispositivo)
Un exhibit viene messo in azione attraverso:
- funzionamento della macchina o verificarsi del fenomeno…
- comunicazioni di supporto (verbali, grafiche, multimediali…)
- azioni dell’animatore (se è prevista la sua presenza) e relative azioni degli utenti
- interazione volta alla costruzione di ipotesi di spiegazione
VALORE EDUCATIVO DELL’EXHIBIT
Un exhibit implica che qualcuno/qualcosa attiva la conoscenza (scientifica) relativa a un oggetto da parte di un soggetto. Questo ne consente l’utilizzo a più livelli.
Livello 0: l’insegnante nei panni dell’animatore mette in azione un exhibit per attivare la conoscenza scientifica dei suoi allievi.
Per passare al “livello 1” interviene l’idea pedagogica che chi attiva la conoscenza altrui su un oggetto impara di più (meglio) su quell’oggetto. La proposta di Scienza under18 è quella di mettere gli studenti nei panni di “realizzatori di exhibit”. Ecco allora il
livello 1: l’insegnante, per attivare la conoscenza degli allievi, li mette nel ruolo di “realizzatori di exhibit” e di “animatori scientifici” con tutto quello che comporta (vedi sopra).